Il fatto di lieve entità nei reati in materia di stupefacenti
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I mezzi, le modalità e le circostanze dell’azione
Giova premettere che con il termine “mezzi e modalità dell’azione”, il Testo Unico Stupefacenti fa riferimento ad elementi di natura oggettiva, ascrivibili alla dinamica fattuale contestata, quali, ad esempio, il carattere rudimentale dei mezzi utilizzati per porre in essere la condotta criminosa, il numero dei soggetti coinvolti, l’inserimento dell’azione in contesti illeciti più ampi.
Che ruolo giocano, invece, le caratteristiche soggettive dell’imputato?
A differenza dei primi due criterî, l’elemento costituito dalle “circostanze dell’azione” involge anche la sfera personale dell’imputato.
L’analisi globale della fattispecie sottoposta all’attenzione del giudicante non può, dunque, ignorare elementi di natura soggettiva, riconducibili al movente o all’ambiente socio-culturale di provenienza.
In relazione allo status di incensuratezza, ad esempio, la mancanza di precedenti ascrivibili all’imputato potrebbe denotare un minor inserimento del reo nel tessuto criminoso e, per tal ragione, può giustificare l’applicazione di una sanzione meno afflittiva.
Anche la non episodicità del fatto non esclude di per sé l’applicazione del comma quinto laddove rilevi, ciononostante, la lieve entità della condotta a seguito di una valutazione globale degli indici caratterizzanti la condotta.
Occorre, in conclusione, portare nel paniere degli elementi a disposizione del giudice tutte quelle circostanze (oggettive e soggettive) in grado di mostrare la concreta lieve offensività del fatto anche in quei casi in cui vengano contestate circostanze aggravanti e anche laddove la condotta illecita abbia ad oggetto diverse qualità di stupefacenti.

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